venerdì 15 gennaio 2010

Petrolio+oleodotto+deposito militare: ERA TUTTO COMBINATO



On. Pierfelice Zazzera - Al Ministro della difesa
Per sapere - premesso che:
Monopoli è sede del 4o deposito carburanti di grande capacità delle Forze Armate realizzato negli anni '40;
con l'approvazione della finanziaria per il 2010 e la costituzione della società Difesa Servizi spa (articolo 2, comma 27) il Governo ha introdotto importanti trasformazioni nell'ambito della gestione del patrimonio delle Forze Armate, mentre il Ministero dell'economia e delle finanze potrà vendere gli immobili a privati;
il 16 giugno 2009 la sala operativa dell'Esercito Comlog Roma comunica che il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha approvato la dismissione del deposito carburante di grande capacità di Monopoli;
il 22 luglio 2009 il Comando logistico dell'Esercito emana un appunto in merito alla dismissione del deposito carburanti di grande capacità di Monopoli; nel suddetto appunto si fa presente che la dismissione della struttura deve avvenire entro la fine del 2009 e che l'ufficio personale si dovrà occupare del reimpiego del personale, l'Ufficio MOTRA della dismissione del terminal ferroviario, il dipartimento TRAMAT-MOTG degli oneri connessi con lo smaltimento dei prodotti petroliferi residui con verifica dei rischi associati e il dipartimento TRAMAT-AVES formulerà delle proposte riguardante la gestione del transitorio;
all'interrogante risulta che il giorno 8 settembre 2009 presso il reparto di pianificazione generale e finanziaria dello Stato Maggiore dell'Esercito si sia svolta una riunione tra il Capo ufficio organizzazione delle Forze Armate e le organizzazioni sindacali (F.P. CGIL, UIL P.A., F.L.P. Difesa, UNSA/CONFALS/SIAD, CISL F.P., e RdB/CUB P.I.). Tra i punti all'ordine del giorno discussi anche la soppressione del deposito carbo-lubrificanti di grande capacità di Monopoli;
nel corso della suddetta riunione le organizzazioni sindacali hanno espresso parere contrario al provvedimento di dismissione del deposito carburanti di grande capacità di Monopoli, chiedendo delucidazioni sulle motivazioni di carattere tecnico e i benefici/risparmi derivanti dal provvedimento, nonché l'applicazione della procedura ordinaria per il reimpiego del personale civile (11 P.O. con 10 effettivi);
secondo quanto scritto dallo Stato Maggiore dell'Esercito il deposito carburanti di Monopoli è struttura fatiscente che richiede l'applicazione della dismissione;
il deposito carburanti di Monopoli ha una capacità di stoccaggio pari a 30.000 metri cubi di carburanti e 4.000 tonnellate di oli lubrificanti. La struttura necessita di interventi infrastrutturali pari a 6 milioni di euro a fronte di costi annuali pari a 700.000 euro l'anno per la gestione;
il giorno 11 novembre 2009 il Comando logistico dell'Esercito comunica che è stato ultimato lo sgombero della zona capannoni del deposito di grande capacità di Monopoli ed è stata avanzata all'ispettorato delle infrastrutture la richiesta di cessione dell'area al REPAINFRA competente. Comunica inoltre che entro il 31 dicembre 2009 sarebbe stata fatta l'analisi chimica dei materiali tossici da smaltire, l'esecuzione della gara per lo smaltimento di una prima parte dei rifiuti e la stima dei costi per l'eliminazione delle sostanze residue. Infine, dichiara che entro il primo semestre del 2010 sarà ultimato lo smaltimento dei restanti materiali;
all'interrogante risulta inoltre che il 16 dicembre 2009 si sarebbe svolto l'incontro tecnico riguardante la chiusura del deposito, carburanti di grande capacità di Monopoli;
all'interrogante tuttavia risulta che il 26 e 27 novembre 2008 e il 2 e 3 dicembre 2008 sia stato fatto un sopralluogo presso il 4o deposito carburanti di grande capacità di Monopoli per valutare lo stato della struttura e le attività future;
nella relazione tecnica del 4 dicembre 2008 a firma del Maggiore Sergio Vidinich e del Tenente Colonnello Rocco Leuzzi, al punto 2, veniva riportata tra le attività future la valutazione di possibili sinergie con società petrolifere private atte a consentire il reperimento dei fondi necessari alla ristrutturazione del deposito;
nella relazione viene riferito inoltre che sono stati avviati contatti informali ed esplorativi con l'assessore all'urbanistica del comune di Monopoli, signor Piero Barletta, il quale avrebbe confermato «la disponibilità dell'amministrazione comunale a favorire gli interventi di riqualificazione del deposito, sia in termini di ripristino dello scalo ferroviario che nel sostegno dell'amministrazione al progetto dell'oleodotto presentato dalla Ital Green Energy srl»;
sono stati presi contatti inoltre con la società Ital Green Energy srl, società di produzione di oli commestibili, biofuel, energia e presentatrice del progetto di costruzione di un nuovo oleodotto a Monopoli. In tale occasione si è ipotizzato un allacciamento al deposito per il ripristino delle caricazioni via mare. Nella relazione viene dichiarato che un intervento del Ministero della difesa risulterebbe apprezzato;
il vicepresidente della società Ital Green Energy srl è Pietro Marseglia, figlio di Leonardo Marseglia, proprietario della società Casa Olearia Italiana spa, coinvolto nel 1994 in una indagine della Guardia di finanza che lo portò all'arresto per contrabbando, frode fiscale all'Unione europea e associazione a delinquere, accuse che caddero in prescrizione nel 2004. I Marseglia con la società Agriamerica Corporation controllata dalla Casa Olearia spa nel 1997 hanno dovuto pagare allo Stato 2,5 milioni di euro per evasione fiscale;
nella succitata relazione del 4 dicembre 2008 viene riferito di un sopralluogo effettuato anche dalla società Anonima Petroli Italiana spa (API) per valutare l'eventuale interesse all'utilizzo del deposito carburanti di grande capacità di Monopoli. Si fa presente che il deposito carburanti potrebbe costituire una base logistica interessante per la società non solo per le capacità di stoccaggio delle scorte d'obbligo ma anche quale base operativa nell'attesa dell'ampliamento del deposito API di Barletta previsto nei prossimi cinque anni;
il Ministero dello sviluppo economico ha avviato una serie di procedimenti autorizzativi per la prospezione sismica nel basso adriatico al fine di ricercare idrocarburi per l'impianto di piattaforme petrolifere offshore ad opera della società inglese Northern Petroleum ltd;
otto delle autorizzazioni alle prospezioni sismiche sono localizzate a poche miglia dalla costa tra Monopoli e Ostuni, due di queste hanno completato il percorso autorizzativo;
le suddette scelte del Governo stanno determinando una protesta popolare di opposizione all'installazione di piattaforme petrolifere in un'area a vocazione prettamente turistica. La preoccupazione dei residenti è determinata dallo sfruttamento di una risorsa come il petrolio e gli idrocarburi altamente inquinanti, oltre al rischio possibile di vedersi impiantata una raffineria a tutti gli effetti -:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;
se sia stato già effettuato lo smaltimento dei residui di sostanze tossiche del deposito carburanti di grande capacità di Monopoli e se siano stati valutati i rischi per la salute della popolazione;
se il Governo sia a conoscenza di eventuali collegamenti tra la dismissione a privati, in modo particolare alla società API, del deposito carburanti grande capacità di Monopoli e le prospezioni sismiche già autorizzate, nonché tra la suddetta dismissione e l'eventuale possibilità di impiantare piattaforme petrolifere nel basso
adriatico;
se il deposito carburanti di grande capacità di Monopoli possa essere ritenuto sito adeguato per la realizzazione di una raffineria, anche considerato il numero di prospezioni sismiche concesse a poche miglia dalla costa di Monopoli.
(5-02335)

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