Trivellazioni a Monopoli, Losappio: "Sempre stati contrari"
di la Redazione di Barilive.it
"Onde evitare ogni confusione, alimentata in buona o cattiva fede, ritengo opportuno chiarire che i permessi accordati dalla giunta regionale nel febbraio del 2008 per le ricerche di idrocarburi si riferiscono esclusivamente a limitate aree di alcuni comuni della Puglia, su suoli incolti o di scarso valore agricolo e in continuità con indagini già in atto negli anni precedenti.
Le procedure sono disciplinate da leggi che escludono, data la marginalità dell’iniziativa, la valutazione di compatibilità ambientale. L’impatto di queste iniziative è, per durata temporale e carico sul territorio, assolutamente inferiore a quello delle attività estrattive, delle cave, delle costruzioni edilizie industriali e per abitazione. Sul versante economico, queste non danneggiano la vocazione e la bellezza del territorio.
Cosa completamente diversa è l’esercizio della stessa attività sui fondali marini. Su questo la posizione della Regione di limpida contrarietà per Monopoli come per le Isole Tremiti è stata preceduta nel 2008 da uguale e formale contrarietà per gli impianti eolici nel tratto di mare prospiciente il Gargano.
Siamo quindi di fronte a situazioni diverse che vanno valutate per quelle che sono e non per quello che strumentalmente si vorrebbe fossero.
Michele Losappio
già assessore regionale all'ecologia "
Rispostagià assessore regionale all'ecologia "
Io non so se lo sappia l'assessore Losappio quale è il contenuto dei due decreti ministeriali del 16 giugno 2008 che assegnano all'ENI carta bianca per quanto riguarda la ricerca di idrocarburi e che si chiamano rispettivamente "Manduria" e "Massafra".
Quelle che lui definisce "limitate aree di alcuni comuni della Puglia, su suoli incolti o di scarso valore agricolo" nei decreti sono così LETTERALMENTE descritte:
PER MANDURIA:
"Art. 2.- La zona del terreno entro la quale la Società permissionaria eseguirà la ricerca, secondo il programma dei lavori nelle premesse citato e che con il presente decreto s'intende approvato, è delimitata, sul piano topografico alla scala 1:100.000, allegato al presente decreto, con linea continua di colore nero passante per i ventotto vertici, le cui coordinate geografiche, rilevate graficamente sul piano stesso, sono riportate nella tabella allegata al presente decreto.
L'estensione del permesso è di kmq. 959,40 (novecentocinquantanovevirgolaquaranta).
...
Art. 6.- All'interno dei perimetri delle aree naturali protette di cui all'art. 2 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, la Società permissionaria dovrà svolgere le operazioni di ricerca nel rispetto dei limiti e delle modalità previste dal Regolamento, dal Piano o dal provvedimento di salvaguardia che disciplina le attività nell'area interessata.
In tali casi l'inizio delle operazioni di ricerca sarà subordinato al rilascio di preventivo nulla osta da parte dell'organismo preposto alla gestione dell'area naturale interessata o, in sua assenza, da parte delle autorità competenti indicate dal provvedimento di salvaguardia.
Ecco la MAPPA dell'area:
PER MASSAFRA:
"Art. 2.- La zona del terreno entro la quale la Società permissionaria eseguirà la ricerca, secondo il programma dei lavori nelle premesse citato e che con il presente decreto s'intende approvato, è delimitata, sul piano topografico alla scala 1:100.000, con linea continua di colore nero passante per i ventidue vertici, le cui coordinate geografiche, rilevate graficamente sul piano stesso, sono riportate nella tabella allegata.
L'estensione del permesso è di kmq. 956,20 (novecentocinquantaseivirgolaventi), come risulta da esatta misurazione effettuata analiticamente con l’impiego di elaboratore elettronico.
Art. 6.- All'interno dei perimetri delle aree naturali protette di cui all'art. 2 della legge 6 dicembre 1991, n.394, la Società permissionaria dovrà svolgere le operazioni di ricerca nel rispetto dei limiti e delle modalità previste dal Regolamento, dal Piano o dal provvedimento di salvaguardia che disciplina le attività nell'area interessata.
In tali casi l'inizio delle operazioni di ricerca sarà subordinato al rilascio di preventivo nulla osta da parte dell'organismo preposto alla gestione dell'area naturale interessata o, in sua assenza, da parte delle autorità competenti indicate dal provvedimento di salvaguardia.
Ecco la MAPPA dell'area:
Per quanto riguarda la durata temporale, i decreti la fissanno a sei anni e scadono il 16 giugno 2014!
Ci sono dentro 26 comuni su 29 della provincia di Taranto ed esattamente:
Avetrana, Carosino, Castellaneta, Crispiano, Faggiano, Fragagnano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Lizzano, Manduria, Maruggio, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Mottola, Palagianello, Palagiano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Taranto, Torricella.
E' compresa quindi la stessa città di Taranto (Piattaformina nel mar Piccolo?).
I comuni che la scampano sarebbero Martina Franca, Pulsano e Leporano: ma, ironia della sorte, Pulsano e Leporano cadono dalla padella alla brace perchè davanti alle loro coste l'ENI ha già chiesto la zona "d 147 D.R-.AG". Quindi (scusate la battuta) in tutta la provincia di Taranto solo MARTINA la fa FRANCA!
Della provincia di Brindisi ci sono dentro sicuramente:
Erchie, Francavilla Fontana, Oria, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna e Villa Castelli (forse ne dimentico qualcuno);
Della provincia di Lecce: Nardò, Salice Salentino e Porto Cesareo;
Delle provincia di Bari: Santeramo e territori di Altamura e Gioia del Colle.
================================Della provincia di Brindisi ci sono dentro sicuramente:
Erchie, Francavilla Fontana, Oria, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna e Villa Castelli (forse ne dimentico qualcuno);
Della provincia di Lecce: Nardò, Salice Salentino e Porto Cesareo;
Delle provincia di Bari: Santeramo e territori di Altamura e Gioia del Colle.
Devo confessarLe, professor Losappio, che quando ho letto nella sua smentita (che non smentisce) la sua firma ed ho realizzato che Lei non è più assessore all'Ecologia (ma lo era all'epoca dei fatti!) ho sinceramente tirato un sospiro di sollievo.
E' durata poco perchè appena ho scoperto che adesso Lei ha le deleghe al Lavoro ed alla Formazione Professionale, mi è venuto un mal di testa...
Links:
Dichiarazione dell'assessore Losappio