mercoledì 13 gennaio 2010

Predicare bene razzolare male











Dev'essere stato assolutamente irrefrenabile per il sindaco Romani lo stimolo "idrico" che lo ha preso la mattina del 12 gennaio scorso, quando, in Consiglio Comunale, dopo una maratona di oltre 5 ore di dibattito sul tema del petrolio a Monopoli si era sul punto di passare alla votazione.
Ad ogni consigliere erano stati concessi 30 minuti per parlare (il doppio del tempo "normale") ed in tanti ne avevano approfittato.
Pensate: 5 ore di parole e tutte sullo stesso argomento.
E per di più TUTTI d'accordo: "Questa piattaforma non s'ha da mettere!" o ancora: "Non passa lo straniero!".
Chi col flauto (Perricci), chi con squilli di tromba (Ciaccia), chi al pianoforte (Suma), chi stonando un bel po' (Spinosa), TUTTI si erano trovati d'accordo nel dichiarare che "la salute, prima di tutto, bla, bla", "Monopoli città turistica... bla bla", "la nostra agricoltura da qualificare bla bla", "abbiamo le coste più belle del mondo e non ce le faremo oltreggiare!" BLA! BLA!
Il presidente del Consiglio Comunale, poi, Leonardo Corallo, era stato persin commovente, quando con voce rotta dall'emozione e ingoiando saliva a fatica tra un capoverso e l'altro, aveva letto un documento scritto dai Parroci di Monopoli, nel quale (citando parole del Papa) si faceva appello al rispetto del Creato e della Natura.
Al termine del dibattito il sindaco, molto lucido dopo una siffatta maratona, concludeva con parole che sembravano persino troppo assennate per un volto da così bravo ragazzo!
Sembrava insomma una partita da 4 a 0, senza scampo per l'avversario comune!
E' stato al momento di passare ai voti (fare ricorso o no contro il progetto inglese sul petrolio) che Romani si è alzato ed è corso fuori.
I suoi votavano contro il ricorso.
Lui, Ponzio Pilato Romani si lavava le mani ma non la coscienza.
Dal sito di Romani: 
...Politiche turistiche volte a rendere inequivocabilmente chiara la necessità di imprimere alla vocazione turistica di questa città una svolta epocale, in grado di realizzare un “circuito turistico” che deve guardare anche e soprattutto alla salvaguardia della risorsa naturale fondamentale, e al collegamento di tutti i settori strategici ad essi collegati...

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