Un decreto del Ministero dell'Ambiente autorizza la multinazionale Northern Petroleum a effettuare, da gennaio 2010, prospezioni sismiche sui fondali pugliesi alla ricerca dell'oro nero. A rischio ambiente, pesca e turismo. Gli enti locali, in ritardo, si ribellano.
Sulla cartina, a largo delle coste pugliesi, i primi sette punti sono già stati tracciati: isole Tremiti, Molfetta, Monopoli, Torre Egnazia, Brindisi, Gallipoli e Taranto. E' qui che, da metà gennaio 2010, la multinazionale Northern Petroleum darà il via alle operazioni di ricerca petrolifere a una distanza variabile tra i 10 e i 40 km dalla litoranea. Sarebbero inoltre già pronte le procedure per attivare altri 15 punti d'indagine. Ma sono tutti i Comuni pugliesi della costa, e non solo questi, ad essere inevitabilmente coinvolti. Il mare è infatti una risorsa di tutti. Ambiente, zone protette, pesca, turismo: se tutte le località individuate si rivelassero redditizie, la Puglia verrebbe letteralmente circondata da piattaforme petrolifere. Finora un lungo silenzio sulla vicenda, rotto solo dal decreto di autorizzazione del Ministero dell'Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali datato 15 ottobre 2009.
http://www.funkhaus-europa.de/sendungen/radio_colonia/ital/2009/091222_erdoel.phtml?pbild=0
Nessun commento:
Posta un commento