martedì 12 gennaio 2010
La Chiesa di Monopoli CONTRO il Progetto petrolio
La lettera che segue è stata redatta dai parroci e verrà consegnata alla Comunità di Monopoli domenica prossima nelle Messe.
La Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio creatore per tutti, e anzitutto per proteggere l’uomo contro il pericolo della distruzione di se stesso» (n. 12).
E’ questo un passaggio del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI in occasione della celebrazione della 43 Giornata Mondiale della Pace 2010, la cui traccia di riflessione quest’anno è stata incentrata sul tema della salvaguardia del creato.
Nelle parole del Santo Padre, ancora una volta, è risuonato l’insegnamento della Chiesa in difesa dell’ambiente contro il suo sfruttamento irresponsabile: «non è difficile…costatare che il degrado ambientale è spesso il risultato della mancanza di progetti politici lungimiranti o del perseguimento di miopi interessi economici, che si trasformano, purtroppo, in una seria minaccia per il creato. Per contrastare tale fenomeno, sulla base del fatto che «ogni decisione economica ha una conseguenza di carattere morale», è anche necessario che l’attività economica rispetti maggiormente l’ambiente. Quando ci si avvale delle risorse naturali, occorre preoccuparsi della loro salvaguardia, prevedendone anche i costi – in termini ambientali e sociali -, da valutare come una voce essenziale degli stessi costi dell’attività economica» (Messaggio del Papa, n. 16).
In questa luce, la comunità ecclesiale di Monopoli, raccogliendo anche le paure delle popolazioni della nostra città e delle limitrofe comunità civiche interessate, desidera levare la sua voce per esprimere la viva preoccupazione per la paventata installazione di piattaforme petrolifere, al largo della nostra costa adriatica, che rischiano di provocare gravi danni in termini di inquinamento ambientale e nocumento alla salute dei cittadini nonché la deturpazione della nostra bella costa, con possibili pesanti conseguenze sull’economia del nostro territorio, legata all’attività di marineria e alla ricezione turistica, senza peraltro una realistica e sensibile ricaduta positiva sul terreno della creazione di nuovi posti di lavoro.
Come cittadini siamo consapevoli che lo sviluppo e la sicurezza del nostro Paese passa attraverso la soluzione dell’annoso problema del fabbisogno energetico. Tuttavia, in sintonia con il magistero sociale della Chiesa, siamo altresì convinti che «il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi, gli stili di vita, i modelli di consumo e di produzione attualmente dominanti, spesso insostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanche economico» (Messaggio del Papa, n. 21).
Per questi motivi, mentre ci sentiamo sollecitati, come comunità educante, a promuovere e sostenere percorsi di sensibilizzazione e formazione per la diffusione di una autentica coscienza ecologica, che mirino alla protezione e alla cura del creato, auspichiamo una mobilitazione morale e spirituale che vada nella direzione di una scelta decisa per uno sviluppo economico eco-sostenibile, capace di fornire soluzioni soddisfacenti ed armoniose alla relazione tra l’uomo e l’ambiente.
Con questi sentimenti nel cuore, assicuriamo la nostra fattiva collaborazione ed esprimiamo il nostro sostegno a tutte le iniziative tese a far sentire e difendere le ragioni del nostro territorio presso le competenti autorità governative per garantire alla nostra comunità cittadina un futuro sereno e costruttivo.
Monopoli, 11.01.2010
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1 commento:
Da laico, qual sono, apprezzo l'iniziativa dei Parroci di Monopoli e la condivido.
Non credo sia il momento di fare dei "distinguo" da posizioni un po' più razionaliste.
Gigi Zazzera
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